La Scuola Ospedaliera Primaria

AIl’I.C. IV Novembre appartiene anche una sezione di scuola Primaria presso l’U.O.C. Pediatria dell’Ospedale San Donato di Arezzo Azienda USL Toscana sud est attiva dal a.s. 2016-2017. L’insegnante è presente tutti i giorni, dal lunedì al giovedì dalle 8,20 alle 13,20 e il venerdì dalle 8,20 alle 12,20. L’orario è tuttavia, per specifiche esigenze degli alunni ricoverati, concordate con il Reparto e la Dirigenza passibile di variazioni. 

L’Istruzione Ospedaliera ha come finalità prioritaria migliorare la qualità di vita dell’alunno malato, favorendone lo stato di benessere, offrendo un servizio idoneo e rispondente ai suoi bisogni, ponendosi come un “ponte” tra la realtà scolastica e quotidiana fuori dal ricovero e quella vissuta durante l’ospedalizzazione. Dunque anche attraverso la didattica si promuove un benessere fisico e psichico dell’alunno in stato di degenza e si riduce l’isolamento e il possibile stato di demotivazione che può insorgere durante il ricovero.

L’intervento educativo in ospedale assolve a finalità diverse:

  • Sul piano didattico garantisce il diritto allo studio e limita i fenomeni di dispersione  scolastica dovuta alla malattia;
  • Sul piano dell’identità aiuta il bambino a costruire il difficile percorso di coscienza ed accettazione  della nuova realtà, garantendogli una situazione di normalità attraverso le lezioni e le attività che favoriscano e non interrompano il percorso educativo;
  • Sul piano della continuità mantiene un collegamento con la scuola di appartenenza per alleviare il senso di solitudine e non interrompere i legami affettivi con l’ambiente scolastico di provenienza.

Il percorso educativo dell’Istruzione Ospedaliera qualora sia necessario è affiancato e completato dal progetto di Istruzione Domiciliare.

La normativa infatti prevede la possibilità di continuare il percorso formativo presso il proprio domicilio, inoltrando domanda in carta bianca all’istituto presso il quale è iscritto l’alunno. La scuola inoltrerà la richiesta all’USR e richiederà la disponibilità dei docenti a recarsi presso il domicilio dello/a studente/ssa o di altri docenti.

Riferimento normativo: Circolare dell’Ufficio Scolastico Regionale n. 14351 del 19/09/2017 su Interventi di Istruzione Domiciliare (ID) per gli insegnamenti di ogni ordine e grado

COME LAVORA  LA MAESTRA IN OSPEDALE

FA CONOSCERE IL SERVIZIO SCOLASTICO

L’insegnante ospedaliera quotidianamente individua i bambini/ragazzi in età scolare che sono ricoverati presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale San Donato di Arezzo, li incontra e comunica alla famiglia in modo chiaro le modalità di attivazione del servizio scolastico, le sue finalità e le metodologie; inoltre dà spiegazioni per attivare l’istruzione domiciliare nei casi in cui ci sia necessità. Contemporaneamente acquisisce i dati necessari e le informazioni sa di tipo anagrafico che scolastico per poter entrare in contatto con gli insegnanti delle scuole di appartenenza, con le quali si elabora un progetto individualizzato di lavoro.

ACCOGLIE

L’approccio dell’insegnante con l’alunno è un momento decisivo per la successiva relazione educativa-didattica: l’educatore istaura col bambino/ragazzo un rapporto di fiducia per creare un clima di serenità che pone i presupposti per una proficua attività di tipo cognitivo. Già in questa prima fase, ricca di significati, diversificata da alunno ad alunno, l’insegnante deve infondere sicurezza, comunicare tranquillità e contribuire a contenere l’ansia attraverso un dialogo tranquillo, pacato e rassicurante, dando spazio contemporaneamente, all’espressione dei vissuti di possibile paura, ansia, smarrimento e confusione che il bambino può attraversare durante l’ospedalizzazione.

SI COORDINA CON GLI OPERATORI SANITARI

Per un’organizzazione ottimale della scuola in ospedale e quindi per poter proporre attività educativo/didattiche adeguate allo stato psicofisico dell’alunno che gli permettono di vivere in modo meno traumatico l’esperienza della malattia senza interrompere il proprio processo di crescita, l’insegnante stabilisce in modo costante una comunicazione col personale medico e sanitario. Lo scambio di informazioni iniziale ed in itinere crea una progettualità integrata che si assume complessivamente il carico del disagio del bambino.

COME INSEGNA

Gli interventi didattici che rientrano nel progetto educativo di ogni alunno sono strettamente individualizzati e devono scaturire dai loro interessi: si cerca di seguire le linee guida della programmazione didattica della scuola di appartenenza, concordando le attività anche con la famiglia e stando attenti che qualsiasi proposta sia adeguata alle condizioni psico fisiche dell’alunno. L’insegnante ospedaliera inoltre si occupa di attivare il progetto educativo per l’alunno coordinando tutti gli operatori che ci lavorano: insegnante domiciliare – qualora sia attiva la scuola domiciliare-, insegnante di classe e volontari.

DOVE SI SVOLGONO LE LEZIONI

Gli spazi usati per svolgere le attività didattiche si diversificano anche in base alla tipologia dei ricoveri. Si fa lezione generalmente presso il letto degli alunni o quando è possibile nella piccola aula adiacente alla Ludoteca del Reparto.

CONTRIBUISCE AL SUPERAMENTO DELL’ISOLAMENTO

La scuola ospedaliera mira anche a rompere l’isolamento del ricovero offrendo una didattica personalizzata, capace di risvegliare la voglia di imparare , di comunicare e di realizzare progetti condivisi con i compagni di classe; le diverse tecnologie della comunicazione e la loro progressiva attivazione, giocheranno un ruolo fondamentale per collegare l’alunno alla scuola di provenienza per partecipare attivamente ai lavori di classe.

MANTIENE CONTATTI CON LA SCUOLA DI APPARTENENZA E CURA LA CONSERVAZIONE DEGLI ELEBORATI DIDATTICI E DELLE EVENTUALI VALUTAZIONI DEL PERIODO DI OSPEDALIZZAZIONE

Confrontandosi con la scuola di appartenenza del bambino ospedalizzato realizza un Piano Didattico Personalizzato, delle attività correlate ed eventuali valutazioni  inerenti.

Skills for Life

Competenze per la Vita

La Scuola Ospedaliera ha come obiettivo quello di concorrere attivamente allo strutturarsi di Competenze per la Vita, rendendo il momento di ospedalizzazione possibile promotore di Resilienza. Gli obiettivi sono:

  • Saper risolvere i problemi - Problem solving: con atteggiamento costruttivo, saper affrontare e trovare soluzione alle situazioni problematiche.
    • Saper prendere decisioni - Decision making: essenziale capacità di affrontare in maniera consapevole e costruttiva, le decisioni nelle varie situazioni.
    • Creatività: capacità di pensare ed operare scelte con soluzioni originali, flettendosi alle specifiche esigenze di una situazione; agendo in modo alternativo si favorisce la capacità adattiva alle svariate condizioni della vita.
    • Senso critico: capacità di analizzare e valutare obiettivamente le situazioni, analizzando le informazioni.
    • Autoconsapevolezza: capacità di conoscere se stessi, sapendo individuare i propri bisogni, desideri, capacità e debolezze.
    • Capacità relazionali – Skill per le relazioni interpersonali: grazie alla quale si esplicita la capacità di avviare, sviluppare e mantenere relazioni significative oltre che saper gestire in modo costruttivo anche il termine di un rapporto.
    • Comunicazione efficace: corrisponde all’essenziale capacità di comunicazione verbale e non, appropriata ed efficace nel saper manifestare bisogni, opinioni, desideri, pensieri sentimenti.
    • Gestione delle emozioni: capacità nel riconoscere le proprie emozioni, divenendone consapevoli e dunque capaci di gestirle e regolarle.
    • Gestione dello stress: capacità di discernere le fonti di stress della propria vita sapendole controllare.
    • Empatia: saper osservare, ascoltare ed immedesimarsi nei ‘panni dell’altro’ così da comprenderne atteggiamenti e comportamenti.